Chi sono?

Io sono il Simurg e voi siete me!

Così al termine di un lungo viaggio si rivela ai superstiti il Simurg, il Dio mitologico tanto cercato e anelato. I viaggiatori non sono solo gli uccelli del poema epico di Farid-ad-din 'Attar, ma tutti coloro che non si accontentano delle verità rivelate da altri, ma cercano, applicano la ragione e il cuore nell'osservare il mondo e la realtà. La verità è in fondo un viaggio verso la scoperta di sé stessi. Solo una verità cosciente della sua relatività e della sua costante confutabilità può essere utile al mondo, altrimenti è ideologia, violenza, sopraffazione.

Ecco perché ci chiamiamo Simurg. Un simbolo e una metafora del nostro modo di "ricercare", svincolati, per quanto i nostri limiti ce lo permettano, dalle ideologie e dai compromessi che il bisogno di lavorare e fatturare comporta. Liberi! Senza vergogne e scheletri nell'armadio! Con difficoltà, con fatica, ma con la tranquilla coscienza di guadagnarci da vivere facendo quello che più ci piace.

www.simurgricerche.it

Moreno Toigo